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Mercoledì 17 maggio alle ore 16.00 presso la Sala Mostre e Convegni Gangemi editore Via Giulia 142, presentazione della collana DIDATTICA E RICERCA. QUADERNI DELLA SCUOLA DI CONSERVAZIONE E RESTAURO, a cura di Laura Baratin, e del volume MATILDE FESTA PIACENTINI. Opere da una collezione privata. Studi e diagnostica, a cura di Francesca Bottacin, pubblicati da Gangemi Editore
La Collana «Didattica e Ricerca – Quaderni della Scuola di Conservazione e Restauro» è un'iniziativa editoriale che affronta diversi temi che la formazione nel settore della conservazione e del restauro permette di sviluppare, non soltanto nello specifico quale terreno di intersezione tra le componenti storiche, scientifiche e tecniche, ma in quanto processo di memoria storica del nostro paese, espressione importante della società e dei mutamenti contemporanei e valore aggiunto per la crescita della nostra economia. La Collana accoglie contenuti rivolti alla didattica sulle esperienze più significative in termini metodologici nell'ottica di una corretta formazione del conservatore-restauratore secondo diversi livelli di qualificazione europea, con un appuntamento quinquennale di sintesi delle tesi sviluppate dagli studenti presso la nostra Scuola. Dall'altra è rivolta alla ricerca nel settore della conservazione e del restauro nella sua accezione più ampia in un contesto nazionale e internazionale.
Il primo numero della Ricerca è dedicato alla pittrice Matilde Festa Piacentini (Roma 1890-1957), la cui vicenda, umana e professionale, fornisce un importante spunto di riflessione sulla condizione della donna artista nel secolo scorso. L'occasione è nata nel 2014, con l'arrivo al laboratorio della Scuola di Conservazione e Restauro dell'Università di Urbino Carlo Bo di un nucleo di 15 sue opere autografe, provenienti da una collezione privata. I dipinti sono stati oggetto di restauro, accompagnato e supportato da tecniche di rilievo e diagnostica per i Beni culturali. A ciò si è affiancata la sperimentazione di un sistema digitale di documentazione delle opere, per la loro conservazione. Parallelamente la ricerca storico artistica ha portato a scoprire un'artista di grande fascino e talento, vivace interprete della prima metà del Novecento, ingiustamente dimenticata dalla storia sia per ragioni politiche che, e forse principalmente, per misoginia. Il volume dà conto della biografia e dell'opera di Matilde Festa Piacentini, qui ricostruite per la prima volta da Francesca Bottacin con l'ausilio di un ricco corredo documentario e iconografico. Segue, a cura di Gaia Biondini, il catalogo dei dipinti di collezione privata, in gran parte inediti. Un significativo approfondimento viene poi dagli studi diagnostici effettuati da Paolo A.M. Triolo e dal saggio di Laura Baratin sulla documentazione digitale.
introducono la Collana
Giorgio Calcagnini, Magnifico Rettore dell’Università d’Urbino
Laura Baratin, Direttrice della Scuola di Conservazione e Restauro dell’Università d’Urbino
presentano il volume
Roberto Dulio, Politecnico di Milano
Francesca Bottacin, curatrice del volume
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PROVE DI RESTAURO
I RESTAURI DEL PATRIMONIO ARTISTICO DELL'ATENEO
MATILDE FESTA PIACENTINI
Mercoledì 5 aprile 2023, alle ore 16.00, presso la Sala Mostre e Convegni Gangemi editore, Via Giulia 142 presentazione del volume UNA PICCOLA STORIA DEL DO MINORE. Mozart, Beethoven e la tonalità dell'inconscio di Leonardo Mauretti, pubblicato per i tipi della Gangemi editore.
Questa piccola Storia descrive la fortuna e l'importanza di una tonalità tra le altre, ma dotata di una vocazione particolare, a partire dal confronto che su di essa ebbero Mozart, che la considerava il luogo dell'introspezione e del dramma privato, e Beethoven, per il quale diventò il luogo del destino, della lotta e del trionfo: come tale fu consegnata al mondo. Schubert sembrò ricondurla verso gli abissi dell'inconscio ma il romanticismo successivo la assunse di nuovo nella forma eroica. Chopin gli apportò delle sfumature malinconiche, mentre Brahms l'adattò alle necessità della borghesia oramai dominante e la riportò alla dimensione privata. Tonalità notturna, ma alla fine del suo cammino Bruckner la condusse in cielo nella sua Ottava Sinfonia, unificandola alla sua polarità solare di Do Maggiore. Da lí ci guarda, compagna ancor'oggi delle nostre inquietudini.
ne parlano
Gianluigi Mattietti, Professore di Storia della Musica all'Università di Cagliari
Giovanni D'Alò, Direttore Artistico della IUC (Istituzione Universitaria dei Concerti)
sarà presente l’Autore
Leonardo Mauretti
Visualizza maggiori informazioni sul volume UNA PICCOLA STORIA DEL DO MINORE
Giovedì 16 marzo 2023, alle ore 16.00, presso la Sala Mostre e Convegni Gangemi editore, Via Giulia 142 presentazione del volume PERSONE. Dal Caucaso al Cinema Italiano 1915-1948. Con le ricette di Ekaterina di Michele Emmer, pubblicato per i tipi della Gangemi editore.
Una storia di guerre, rivoluzioni, fughe, emigrazioni, ma anche di rinascita, di riscatto, di voler riprendere in mano la propria vita. Una storia che comincia nelle steppe del Caucaso, con le lotte dei Cosacchi nella Prima Guerra mondiale, nelle rivoluzioni in Russia, nella guerra civile. Una storia di Persone coinvolte negli avvenimenti che hanno cambiato il corso della storia 100 anni fa e che continua drammaticamente ancora ad influenzare il mondo di oggi. Seguendo le vicende di persone che combattono, fuggono, si amano ed arrivano finalmente in Italia nel 1923. Dove la storia continua con l'incontro dell'ultima Cosacca Russa e quello che diventerà il regista Luciano Emmer. Ed il cinema sarà la nuova vita per due famiglie del tutto diverse, di lingua diversa, di culture diverse, di religione diversa. Il cinema sarà il linguaggio comune a far sí che la storia, quella personale, continui e diventi di interesse più generale. Ci eravamo illusi, noi nati poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, che finalmente l'umanità avrebbe compreso. La storia della civiltà umana di questi ultimi anni ci costringe a pensare che la guerra sia parte essenziale della evoluzione. Una storia che inizia nel 1915 e termina nel 1948 quando mio padre Luciano è un regista oramai famoso, sposato con Tatiana, l'ultima dei Russi arrivati in Italia nel 1923. Ed ho cosí conosciuto delle PERSONE alcune delle quali non ho mai incontrato. Come ha scritto Tolstoj nel 1863 nel volume I Cosacchi: “E quelle persone che vedo qui… sono persone”. Con tantissime immagini di allora. Ho anche trovato un piccolo libro di ricette Russe di 90 anni fa.
ne parlano
Elisabetta Strickland
Luigi Zanda
Sarà presente l’Autore
Michele Emmer
Visualizza maggiori informazioni sul volume PERSONE
Sabato 10 marzo 2023, alle ore 10.00, presso il Museo di Roma in Trastevere, Piazza di Sant’Egidio 1/b, Roma, apertura al pubblico della mostra ARMANDO TROVAJOLI. Una leggenda in musica, a cura di Mariapaola Trovajoli, Alessandro Nicosia e Federica Nicosia, catalogo pubblicato per i tipi della Gangemi editore
Nelle numerose narrazioni espositive dedicate al saper fare bene italiano che il nostro gruppo porta avanti da anni, l'incontro con il maestro, in occasione del decennale della scomparsa, è stato davvero emozionante. Una carriera eclettica che nel corso dei decenni ha avuto declinazioni diverse spaziando da Bach al Jazz, dalle commedie musicali al grande cinema, dalla canzone ai concerti classici, consegnando alla memoria collettiva capolavori senza tempo, uno per tutti Roma nun fa' la stupida stasera, il celebre brano di Rugantino. Per quasi ottant'anni, fin dalla prima giovinezza, il maestro ha attraversato i generi, le mode e gli stili mantenendo la sua cifra inconfondibile, il suo impegno, la sua passione profonda per la musica.
Con questa ricca esposizione siamo consapevoli di consegnare alla collettività il patrimonio artistico e morale di Armando Trovajoli guidati momento per momento nella preparazione/realizzazione del progetto dall'amore meraviglioso di Mariapaola, moglie del maestro, con l'obiettivo di farlo conoscere ai giovani che nel musicista potranno vedere un esempio immortale di talento, impegno, coerenza e passione.
Un ringraziamento al Sindaco Gualtieri grande appassionato di Roma che ha fortemente voluto questa mostra: un autentico regalo per la città e per tutti gli ammiratori del maestro.
Alessandro Nicosia e Federica Nicosia
Mostra aperta fino al 14 maggio 2023
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Mercoledì 8 marzo 2023, dalle ore 9.00, presso l’Aula Magna del Politecnico di Tirana, Sheshi Nënë Tereza, Tirana, all’interno del convegno Scientifico presentazione del volume ALBANIA NEL TERZO MILLENNIO. Architettura, città, territorio a cura di Nilda Valentin, pubblicato per i tipi della Gangemi editore
Il libro esplora una serie di temi rilevanti per l'Albania, dalla valorizzazione e tutela del patrimonio storico, culturale e paesaggistico ai recenti sviluppi architettonici e urbanistici nel paese. Da analisi e studi condotti con il prezioso contributo di esperti della cultura albanese emergono riflessioni critiche sulle prospettive future del territorio nel terzo millennio. A tal fine, la pubblicazione è stata suddivisa in tre temi principali: architettura, città e territori, che corrispondono alle tre scale rappresentative delle trasformazioni contemporanee in Albania.
This book explores topics relevant to Albania, from the enhancement and protection of its historical, cultural, and landscape heritage to the recent architectural and urban developments in the country. The analyses and studies, which were conducted with precious contributions from Albanian culture scholars, offer critical reflections on the prospects of the territory in the third millennium. To this end, the publication has been divided into three main themes: architecture, cities, and territories, which correspond to the three representative scales of contemporary transformations in Albania.
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Giovedì 2 marzo 2023, alle ore 18.00, presso la Sala Dante di Palazzo Poli, Via Poli 54, Roma, presentazione del volume L’IDEA INCISA. La Strage degli Innocenti di Raffaello nella matrice di Marcantonio Raimondi dei Musei Civici di Pavia. Storia e restauro, a cura di Laura Aldovini e Lucia Ghedin, pubblicato per i tipi della Gangemi editore
I Musei Civici di Pavia conservano da circa due secoli la matrice in rame incisa a bulino da Marcantonio Raimondi raffigurante la Strage degli innocenti, un manufatto preziosissimo e poco noto. Si tratta di un’invenzione di Raffaello, che, nel secondo decennio del Cinquecento, aveva messo a sistema un’idea geniale già sperimentata da artisti come Albrecht Dürer e Andrea Mantegna, ovvero far incidere e così trasmettere tramite la stampa, in molteplici esemplari, le proprie ‘idee’ o ‘invenzioni’. A pochi decenni di distanza, Giorgio Vasari nelle Vite celebrava la rivoluzionaria portata di quella intuizione, portando ad esempio, tra le altre, proprio questa raffigurazione, che dovette riscuotere fin da subito un grande successo editoriale se venne addirittura diffusa in due versioni, distinte tra loro per la presenza di un alberello, detto, nel linguaggio specialistico, ‘felcetta’, visibile nella lastra pavese, assente nell’altra.
Le due lastre subirono numerose tirature, come testimoniano le impressioni impoverite e quasi ‘fantasma’ che si conservano oggi in molte collezioni. All’inizio dell’Ottocento della matrice ‘senza felcetta’ si persero le tracce, mentre l’altra entrò nella collezione del marchese Luigi Malaspina di Sannazzaro nel 1820, per poi passare successivamente a far parte dei Musei Civici di Pavia. Lì rimase custodita e protetta - anche se sappiamo che il marchese ne dovette tirare qualche impressione e, a giudicare dal foro praticato in alto al centro, ipotizziamo che la lastra fu probabilmente anche esposta.
intervengono
Maura Picciau, Direttrice Istituto Centrale della Grafica
Vincenzo Ruggieri, Presidente della Fondazione Paola Droghetti onlus
Laura Aldovini, Curatrice del volume
Laura Ghedin, Curatrice del volume
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Lunedì 27 febbraio 2023, alle ore 16.00, presso la Biblioteca Salborsa dell’Auditorium Biagi, Piazza del Nettuno 3, Bologna, presentazione volume IMPRESA CULTURA. LAVORO E INNOVAZIONE: LE STRATEGIE PER CRESCERE. 18° FEDERCULTURE, a cura di Federculture, pubblicato per i tipi della Gangemi editore
Il diciottesimo Rapporto Annuale Federculture è dedicato al tema del lavoro culturale. Un tema che, anche a seguito della crisi conseguente alla pandemia da Covid-19, è emerso con sempre maggiore forza e oggi, in particolare, pone al centro del dibattito la questione della riconoscibilità del lavoro nel settore della cultura. Federculture, nel suo ruolo di associazione di rappresentanza e di centro di analisi delle dinamiche in atto, dedica a questo tema una specifica attenzione, attraverso interventi autorevoli affiancati da un apparato statistico aggiornato, con l'obiettivo di delineare un quadro approfondito dello stato dell'arte e individuare caratteristiche, criticità e nuove prospettive dell'organizzazione del lavoro nell'ambito delle attività culturali. La cultura rappresenta un settore strategico che genera valore per il paese, per la sua economia e produce occupazione. Ma i recenti anni di crisi hanno fatto emergere fragilità nuove e preesistenti, che oggi è necessario affrontare. Il compito impegna e coinvolge tutti gli attori del settore – imprese, istituzioni, associazioni, il legislatore – e richiede una radicale trasformazione anche nell'ambito del lavoro, attraverso riforme e nuovi strumenti di tutela, equità, crescita.
Presentazione del Rapporto Annuale 2022
Umberto Croppi, Direttore Federculture
Saluto del
Mons. Oreste Leonardi, Rettore della Basilica di San Petronio
Ne discutono
Enrico Bittoto, Vice Presidente dell'Assemblea dei Soci Fondazione CARISBO
Andrea Cancellato, Presidente Federculture
Daniele Donati, Prof. di Diritto dei Beni e delle Attività culturali, Università di Bologna
Roberto Righetti, Direttore ART-ER Attrattività Ricerca Territorio
Antonio Taormina, Docente Dipartimento delle Arti Università di Bologna, Consulente culturale
Modera
Pierfrancesco Pacoda, giornalista Il Resto del Carlino, Componente Commissione Musica del MiC
Conclusioni
Elena Di Gioia, Delegata alla Cultura del Comune di Bologna e Città Metropolitana
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Venerdì 24 febbraio 2023, alle ore 17.30, presso il Teatro Maria Caniglia, Via Antonio de Nino 30, Sulmona (AQ), presentazione del volume IANNIS XENAKIS: Le Corbusier, architettura, musica, pensieri nel centenario della nascita, di Raffaele Giannantonio, pubblicato per i tipi della Gangemi editore
Questo saggio, pubblicato in occasione del centenario della nascita, rende omaggio alla figura di Iannis Xenakis, sospesa tra architettura, musica, ingegneria, matematica e filosofia. La sua attività è pressoché impossibile da suddividere in comparti in quanto è costante la presenza di elementi musicali applicati in architettura come nel caso dei pans de verre ondulatoires, concretizzati in particolar modo sulle facciate del convento de La Tourette. Nonostante ciò la vita di Xenakis-architetto va divisa in due fasi, la prima delle quali (1947-59), coincide con il lungo periodo in cui lavora nell'atelier di Le Corbusier, offrendo importanti contributi, in particolare al Padiglione Philips di Bruxelles. Il secondo periodo inizia il 31 agosto 1959 quando lo stesso Le Corbusier lo allontana per sempre dallo studio. Torna allora prepotente la musica, acustica ed elettronica, ma Xenakis non abbandona l'architettura, progettando case per amici musicisti e per la sua famiglia nonché partecipando al concorso per la Cité de la Musique di Parigi, la più grande delusione professionale. In questo periodo Xenakis produce anche riflessioni teoriche come la Città cosmica per cinque milioni d'abitanti, concepita in alternativa all'intero paradigma della linea retta adottato dal Movimento Moderno, realizzando inoltre i Polytopes, straordinari allestimenti per spettacoli di luci e suoni. Non più sorretto da un maestro come Le Corbusier nel cui studio era libero di sperimentare forme e programmi, il lavoro di Xenakis diviene principalmente immaginario – come dimostra la “visione” di Città Cosmica – ma la sua creatività resta definitivamente «una provocazione permanente, un invito a giocare con lo spazio» (Sterken).
intervengono
Gianfranco Di Piero, Sindaco del Comune di Sulmona
Paolo Signore, Governatore Distretto Rotary Club Sulmona
Franca Colella, Presidente Rotary Club Sulmona
Domenico Taglieri, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila
Gaetano Di Bacco, Direttore artistico Camerata Musicale Sulmonese
Alessandro Castagnaro, Università Federico II di Napoli, Governatore Distretto Rotary 2101
Raffaele Giannantonio, autore del volume
Sabrina Cardone, eseguirà al pianoforte brani di Iannis Xenakis
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Giovedì 23 febbraio 2023, alle ore 16.30, presso il Salone Martino V dell’Ospedale Santa Maria Nuova, Piazza Santa Maria Nuova 1 Firenze, presentazione del volume VERY IMPORTANT PEPERONCINO a cura di Erminia Gerini Tricarico, Massimo Lopez, Francesco Maria Spanò, pubblicato per i tipi della Gangemi editore.
Attenzione: questo non è un libro ma il libro sul peperoncino che, pur ispirandosi anche ad altre pregevoli pubblicazioni sull'argomento, ha voluto fare un passo avanti e ritiene di esserci riuscito. È l'allegro vociare, in una immaginaria Agorà, di autori che lo raccontano e si raccontano con la speranza di incontrarsi fuori di queste pagine e di conoscersi tra loro. La Covid -19, un inaspettato elemento di novità, ha fatto da aiuto regista nella compilazione del libro. A causa sua il ricordo diventa nostalgia e il passato recente ha il sapore di una ricerca del tempo perduto e fame di futuro senza confini: la libertà ha la sua piccantezza. Ma un piccolo seme di peperoncino fiorisce anche nel cuore più spaventato e come un pifferaio magico ha chiamato a scrivere, a sognare, a guardare oltre le pareti di cristallo. Ha regalato emozioni e fantasia, perché Lui è mito e rito, sentimento, eros, nostalgia, storia e filosofia, prosa e poesia, che gli autori hanno riversato in queste pagine, con un valore aggiunto: anzi due. E lo hanno generosamente offerto June di Schino, storica dell'alimentazione, con uno studio accurato, privo però della gravitas a favore di una narrazione-reportage di piacevolissima lettura; e Lucia Antico, che si è improvvisata detective in quel dei Paesi Bassi, e offre su un piatto d'argento i risultati della sua ricerca. Tra queste pagine di ‘tranquilla' lettura irrompe Franco Ferrarotti con un blitz al calor bianco, scritto con caustica saggezza. Ma il peperoncino è soprattutto una promessa – più volte mantenuta – di benessere e salute. Ed è per questo che navigando tra le lusinghe dei vari capitoli, non ha mai perso di vista la rotta prefissata per trovare una risposta alla domanda: chi è veramente il peperoncino per l'Umanità? La dà Massimo Lopez, che dedica a questa opera ‘minore' la stessa attenzione e l'assoluto rigore scientifico dei suoi studi di più ampio respiro. In questo coro a più voci non può concedersi il linguaggio disinvolto, lo stile fantasioso, l'emotività e l'affabulazione accattivante degli altri autori, perché la Scienza necessita di precise parole e formule per disvelare l'oggetto della sua ricerca. Ma il gioco vale la candela. Il peperoncino, esaminato nella sua intima essenza, studiato, sperimentato per anni in laboratorio e sull'uomo, esce dalla cucina e forse dalla camera da letto, per offrire rimedi alla sofferenza, ad alcune malattie e speranza nella cura del cancro. E c'è ancora molto da scoprire su questo Lui che – c'è da scommetterlo – avrebbe potuto indurre il poeta Leopardi a esclamare, almeno per una volta: O benigna natura!
Ne parlano
Pierangelo Geppetti, Prof. Ordinario di Farmacologia, Università degli Studi di Firenze
Massimo Lopez, già Direttore della Divisione di Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma, autore del volume
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Venerdì 17 febbraio 2023, alle ore 17.00, presso la Sala Convegni del Museo della Carta e della Filigrana, Largo Fratelli Spacca 2, Fabriano (AN), presentazione volume IMPRESA CULTURA. LAVORO E INNOVAZIONE: LE STRATEGIE PER CRESCERE. 18° FEDERCULTURE, a cura di Federculture, pubblicato per i tipi della Gangemi editore
Il diciottesimo Rapporto Annuale Federculture è dedicato al tema del lavoro culturale. Un tema che, anche a seguito della crisi conseguente alla pandemia da Covid-19, è emerso con sempre maggiore forza e oggi, in particolare, pone al centro del dibattito la questione della riconoscibilità del lavoro nel settore della cultura. Federculture, nel suo ruolo di associazione di rappresentanza e di centro di analisi delle dinamiche in atto, dedica a questo tema una specifica attenzione, attraverso interventi autorevoli affiancati da un apparato statistico aggiornato, con l'obiettivo di delineare un quadro approfondito dello stato dell'arte e individuare caratteristiche, criticità e nuove prospettive dell'organizzazione del lavoro nell'ambito delle attività culturali. La cultura rappresenta un settore strategico che genera valore per il paese, per la sua economia e produce occupazione. Ma i recenti anni di crisi hanno fatto emergere fragilità nuove e preesistenti, che oggi è necessario affrontare. Il compito impegna e coinvolge tutti gli attori del settore – imprese, istituzioni, associazioni, il legislatore – e richiede una radicale trasformazione anche nell'ambito del lavoro, attraverso riforme e nuovi strumenti di tutela, equità, crescita.
saluti istituzionali
Daniela Ghergo, Sindaco della Città di Fabriano
intervengono
Andrea Cancellato, Presidente Federculture
Umberto Croppi, Direttore Federculture
Pietro Marcolini, Assessore al Bilancio e alla Progettualità, Città di Fabriano
Chiara Medioli, Presidente Fondazione Fedrigoni
Chiara Biondi, Assessore alla Cultura, Regione Marche
Maura Nataloni, Assessore alla Cultura, Città di Fabriano
coordina
Stefania Monteverde, Esperta di Politiche Culturali, già Consigliera Federculture
Per informazioni 0732 709 270 / 373
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Claudio Sciarra
in collaborazione con: Paola Pilati
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