Hai 0 Prodotto(i) nel tuo Carrello.
Nessun prodotto presente nel carrello
Nessun prodotto presente nel carrello
Fuori Commercio
Contenuto: La mostra Verdi e Roma, promossa dall'Accademia Nazionale dei Lincei grazie al sostegno del Comitato per il Bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, istituito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stata inaugurata il 13 dicembre 2013 dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: essa è stata dedicata al musicologo linceo Pierluigi Petrobelli, scomparso nel 2012, il quale puntualmente indagò gli aspetti musicologici, teatrali e politici del compositore di Busseto, elaborando l'ampia divulgazione con raro rigore filologico. Verdi risiedette poche volte a Roma e per poco tempo: due i soggiorni di maggior rilievo. Il primo nel 1859, in occasione della rappresentazione al Teatro Apollo della nuova opera Un ballo in maschera, per la quale in precedenza il compositore si era scontrato con la censura. A Roma Verdi conobbe numerosi personaggi di spicco nella vita culturale della città, come lo scultore Vincenzo Luccardi, i musicisti Emilio Angelini e Eugenio Terziani, e Giuseppe Cencetti, Direttore di scena del Teatro Apollo e autore della Disposizione scenica per Un ballo in maschera. Il secondo per l'allestimento al Teatro Costanzi del Falstaff, nell'aprile del 1893, quando Verdi, ormai ottantenne, consolidò la sua amicizia (proseguita sino alla morte) con il poeta Cesare Pascarella. La prima sezione della mostra, dedicata all'Ottocento, ha ricostruito attraverso l'esposizione di documenti d'archivio, molto spesso inediti la nascita e l'affermazione delle quattro opere che videro il debutto nei teatri romani, I due Foscari (1844), La battaglia di Legnano (1849), Il trovatore (1853), Un ballo in maschera (1859), seguite dalle rappresentazioni al nuovo Teatro Costanzi dell'Otello (1887) e del Falstaff (1893). Le fonti attestano il rapporto ambivalente di Verdi con la città: affiora da un lato la critica nei riguardi dei teatri e della loro cattiva gestione, dall'altro le confessioni sulla piacevolezza delle serate romane. Di contro Roma, divenuta capitale, e finalmente dotata di un teatro cittadino, il nuovo Teatro Costanzi, ambisce a fare di Verdi uno dei simboli della cultura italiana, dapprima con Otello, poi con Falstaff, quando il musicista, accolto sin dal suo arrivo in stazione «con impetuoso entusiasmo di folla plaudente», affronta molteplici impegni istituzionali ed è insignito, infine, della cittadinanza onoraria. La seconda sezione ha ricostruito la fortuna dell'opera di Verdi nel Novecento nel teatro della capitale. Essa ha visto l'esposizione di bozzetti, figurini e costumi di scena, provenienti dal Teatro dell'Opera di Roma, e di altri materiali legati a interpreti di fama internazionale, quali Tito Gobbi (del quale nel 2013 si è celebrato il centenario della nascita) e alcuni cantanti legati tanto a Verdi quanto al teatro romano. A corredo della mostra la sezione multimediale ha proposto una scelta di registrazioni audio-video e la realizzazione del CD contenente la digitalizzazione del Manoscritto Archivio-Linceo 90 Una vendetta in dominò/Adelia degli Adimari, che riporta le manomissioni della censura napoletana e le vibranti proteste di Verdi. Il presente volume trascende la natura di mero catalogo per configurarsi come un contributo all'indagine dei molteplici aspetti del rapporto tra Verdi e Roma, emersi a seguito delle ricerche archivistiche, effettuate in particolar modo presso gli archivi e le biblioteche della capitale. Ciò spiega la nutrita serie di saggi che rispecchiano, ciascuno a suo modo, la scuola di Petrobelli: alcuni sono di natura musicologica, altri danno conto delle fonti archivistiche investigate. I saggi illustrano le vicende storiche sottese alle prime romane, la lingua dei libretti, le questioni censorie, le amicizie del compositore, nate prima nella città del papa e successivamente nella capitale. Il volume intende, inoltre, tributare omaggio ad alcuni voci verdiane di levatura storica come Antonietta Stella, Tito Gobbi, Sylvia Sass e Renato Bruson. Concludono il volume le schede di catalogo della mostra, che ripercorrono le sezioni tematiche dell'esposizione, arricchite da un ampio apparato illustrativo. Esso testimonia il rilievo dell'aspetto iconografico e scenico nell'opera verdiana, sul quale Petrobelli tanto ha insistito nella sua attività di ricerca.
Vincenzo Mollica, Alessandro Nicosia, Francesca Fabbri Fellini (a cura di)
€ 25,00
Leonardo Mauretti
€ 18,00
Vincenzo Mollica, Alessandro Nicosia, Francesca Fabbri Fellini (a cura di)
€ 25,00
Vincenzo Mollica, Alessandro Nicosia, Francesca Fabbri Fellini (a cura di)
€ 25,00
Vincenzo Mollica, Alessandro Nicosia, Francesca Fabbri Fellini (a cura di)
€ 25,00
Vincenzo Mollica, Alessandro Nicosia, Francesca Fabbri Fellini (a cura di)
€ 25,00
Vincenzo Mollica, Alessandro Nicosia, Francesca Fabbri Fellini (a cura di)
€ 25,00
Per informazioni commerciali, vendita on-line, proposte editoriali, colloquio con i nostri autori, interviste, ufficio stampa.
Privacy decreto legislativo 196/03 art.13 Ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall'art. 13 D.lgs 196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali) La informiamo di quanto segue:
Titolare del trattamento dei dati inseriti in questo sito è gangemi.com, nella persona di volta in volta delegata ed investita della responsabilità del trattamento.
Cookies (web e siti mobili)
I punti di accesso web e siti mobili non prevedono mai l'utilizzo di cookies per la trasmissione di
informazioni di carattere personale, né vengono utilizzati c.d. cookies persistenti di alcun tipo,
ovvero sistemi per il tracciamento degli utenti.
Vengono adoperati esclusivamente i c.d. cookies di sessione che non vengono memorizzati in modo
permanente sul terminale dell'utente, ma svaniscono con la chiusura del browser di navigazione.
Il loro utilizzo è strettamente limitato alla trasmissione di identificativi di sessione (costituiti da numeri casuali generati dai server che permettono di riconoscere l'utente automaticamente) necessari per consentire una navigazione sicura ed efficiente delle pagine.
Il cookie di sessione può permanere sul terminale dell'utente per un massimo di 15 giorni nel caso in cui lo stesso abiliti volontariamente la funzione c.d. remember me. I cookies di sessione utilizzati evitano il ricorso ad altre tecniche informatiche potenzialmente pregiudizievoli per la riservatezza della navigazione degli utenti e non consentono l'acquisizione di dati personali identificativi dell'utente.
Ad ogni modo l'utente può configurare il proprio browser web definendo un appropriato livello di restrizione/protezione sui cookies, eliminandoli manualmente, disabilitandoli e/o bloccandoli permanentemente o infine limitando la ricezione degli stessi in funzione del dominio di provenienza.
In conformità con l'art.10 Legge 675/96, la Gangemi Editore Spa, dichiara che:
Grazie della preferenza accordata alle ns. edizioni.
Con la presente registrazione garantisco la veridicità dei dati che verranno forniti e presto il mio consenso all'intero trattamento dei dati che saranno raccolti e accetto le condizioni di cui sopra.
Area riservata ai clienti della tipografia interna Gangemi Editore per gestione ordini / avanzamento produzione online
Area riservata ai clienti del centro allestimento libri interno Gangemi Editore per gestione ordini / avanzamento produzione online