Cittadinanza europea e diritti umani

Atti del Convegno. Presidenza del Consiglio dei Ministri - 16 novembre 2017



Autore:
Collana: Opere varie
Formato: 17 x 24 cm
Legatura: Filorefe
ISBN13: 9788849235203
ISBN10: 9788849235203
Ub.int: V39a

Anno di edizione:
Pagine: 112

Fuori Commercio

Contenuto: Intorno al 2110 a.C. il re mesopotamico Ur-Nammu promulga un sistema di leggi che sancisce i diritti dei membri più deboli della società: orfani, vedove e poveri. Tre secoli dopo il sovrano babilonese Hammurabi emana un codice in cui viene riconosciuta agli schiavi e alle donne la personalità giuridica. Nel 1222 Sundjata Keïta, primo imperatore del Mali, proclama “ai quattro angoli del mondo” l'abolizione della schiavitù e il rispetto dei valori inalienabili della vita umana, della libertà individuale, della giustizia e della solidarietà.
Sono occorsi molti secoli e diverse rivoluzioni perché questi princípi fossero ripresi dall'Occidente e riformulati nelle varie “Dichiarazioni dei diritti dell'uomo”, che hanno profondamente segnato la formazione della coscienza collettiva contemporanea. Eppure, ancora oggi nelle nostre democrazie che si fregiano di Carte costituzionali liberali e garantiste, non mancano esempi desolanti di brutale sfruttamento dell'uomo sull'uomo e di diritti calpestati, mentre stanno nascendo nuove forme di schiavitù, più subdole ma non meno disumane di quelle di un tempo.